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Arianna crea amici immaginari, gli Oprini, per sfuggire alla banalità che la circonda, ai genitori ottusi e al confronto con l'odiosa cugina danzereccia. Rosa porta sul suo bellissimo corpo i segni di una malattia che le nega l'amore e il piacere, e non sa se il male nasce dal proprio inconscio o dalla vendetta ultraterrena di un padre non amato. Andrea è suo malgrado l'unico a svelare un delitto irrisolto, ma per timore tace e si porta dentro il peso della sua vigliaccheria. E sullo sfondo Alvise, un misterioso scrittore di dubbio talento e sconfinata ambizione. Questi i personaggi di una storia che mette insieme uno sguardo originale, spregiudicato e a tratti ironico sui percorsi della sessualità; la carica di lievitazione fantastica vagamente inquietante di un certo Italo Calvino; la seduzione di uno stile dimesso, da linguaggio primario della fiaba, ingenuo eppure malizioso...